lunedì 27 agosto 2012

Nella verde Irlanda

Prima tappa: Dublino

La sveglia per andare in aeroporto suona prestissimo... alle 5 del mattino! Sam dorme come un angioletto e nello spostarlo dal suo lettino alla carrozzina apre appena gli occhi e si riaddormenta subito.
In aeroporto, con grande sollievo, la Ryanair ci dice che possiamo portare la carrozzina fin sotto all’aereo.
Al momento dell’imbarco la lasciamo agli addetti che la metteranno in stiva, bardiamo con coperta e cappellino il nanetto e saliamo sull’aereo... Sam non lo sa ancora, ma è il suo primo volo! Una volta a bordo chiediamo al personale se c’è la possibilità di avere un attestato per il battesimo dell’aria, ma la Ryanair purtroppo non lo fa (sigh!) Mettiamo il ciuccio al nanetto per evitare che gli venga mal d’orecchi e finalmente si parte. Durante il volo Sam riesce anche a fare la sua poppata-colazione, per poi riaddormentarsi fino all’arrivo a Dublino.
La prima cosa che facciamo una volta atterrati è andare a prendere la nostra macchina e finalmente ci dirigiamo verso il nostro albergo per sistemare le valigie e andare subito alla scoperta della città. Pioviggina, ma per fortuna ci siamo muniti di cerata per carrozzina e Sam dorme al riparo. Dopo un breve giro andiamo a cena e poi a bere una Guinness a Temple Bar, ma scopriamo che i bambini non possono stare nei locali oltre le 21! Così, arrivata la fatidica ora e sospinti gentilmente dal proprietario, torniamo in albergo.
La mattina inizia il nostro vero tour di Dublino. Visitiamo il Trinity College, Temple Bar di giorno, il Dublin Castle, varie chiese e infine la cattedrale di St Patrick. Poi ci dirigiamo al museo della Guinnes: sette piani di museo che ripercorrono la storia della famosa birra e che si concludono con il Gravity Bar, dove ci offrono la pinta di Guinnes compresa nel biglietto d’entrata, da gustare guardando tutta Dublino dall’alto. Finita la birra, torniamo al primo piano dove svaligiamo mezzo negozio.

Seconda tappa: Sud-est e Kilkenny

Con la nostra macchina, e Sam che dorme, scendiamo verso il sud-est, percorrendo parte della Military Road, e ci fermiamo alle cascate di Powerscourt, che con 130 metri formano la cascata più alta e suggestiva d’Irlanda, e proseguiamo verso Glendalough che ci accoglie nella nebbia, piena di fascino e mistero con la sua torre cilindrica che sovrasta le croci celtiche ormai corrose dal tempo.
Nel pomeriggio arriviamo a Kilkenny, dove pernotteremo. Visitiamo il castello, ma non ci lasciano portare la carrozzina... perciò lo visitiamo con Sam in braccio, che comincia a essere un bel vitellino... ma le braccia di papà sono forti! Dopo il castello ci dirigiamo in un pub, il Kyteler’s Inn, dove si dice aleggi ancora lo spirito di una strega bruciata al rogo...
Facciamo un giro della cittadina e andiamo in un altro locale, dove conosciamo un signore del luogo, simpaticissimo, che ci prenota la cena in uno dei migliori ristoranti di Kilkenny.

Terza tappa: Il Kerry

Ci incamminiamo verso i laghi di Killarney e durante il tragitto ci fermiamo all’Old Midleton Distellery, un museo dedicato alla produzione del Jameson, il famoso whiskey irlandese. Alla fine del tour ci viene offerto un bicchiere di Jameson e ci offriamo tra i volontari per una prova di degustazione di whiskey scozzesi, irlandesi e americani... ci viene consegnato l’attestato di degustatori e dopo aver smaltito un po' ci rimettiamo in viaggio!
Lungo la strada ci fermiamo a mangiare a Kinsale e proseguiamo verso Timoleague Abbey, convento francescano in rovina, e al Drombeg Stone Circle, un cerchio megalitico dall’atmosfera magica. Poi proseguiamo dritti fino a Killarney, dove arriviamo che è ormai sera.
Il giorno dopo, ci svegliamo per fare colazione (rigorosamente irlandese, come tutte le mattine) e dopo aver mangiato pudding, uova e salsicce ci prepariamo per il giro del Ring of kerry, 170 km di strada celebre in tutto il mondo per gli splendidi e incontaminati paesaggi. Il giorno dopo ci dedichiamo alla visita di Killarney e partiamo alla volta delle Cliffs of Moher.

Quinta tappa: le Cliffs e Cashel

Le Cliffs of Moher ci lasciano senza fiato. Battute dal vento, s’innalzano con i loro 214 m sull’Oceano Atlantico, che imperversa con le sue onde bianche e spumose contro le pareti rocciose. Rimaniamo per qualche minuto a osservare la magia di quel paesaggio selvaggio e poi torniamo in macchina per proseguire verso Cashel on Tipperary.
A Cashel, visitiamo un convento in rovina, l’Athassel Priory, e andiamo a mangiare a un ristorante italiano (ebbene si, era tutto chiuso tranne quello...). Il giorno dopo visitiamo la bellissima Rocca di Cashel, che svetta su un promontorio calcareo di 60 m. Il luogo evoca il passato cristiano dell'isola:, con la cappella di Cormac, la torre rotonda (28 m), perfettamente conservata, e le rovine della cattedrale.

Sesta tappa: Hill of Tara e New Grange

l nostro viaggio si conclude con il ritorno a Dublino e la visita di due luoghi a me molto cari (sto scrivendo un libro ambientato lì, era d’obbligo visitarli!)
Il primo luogo è Hill of Tara, la terra dei re, un luogo magico e affascinante. A degli occhi profani potrebbe sembrare una semplice collina, bella e verde... in realtà era la dimora dei re d’Irlanda e sede della Pietra del Destino, che ancora svetta al centro della collina: senza di essa l’isola sprofonderebbe. Le colline tra loro formano un otto, omaggio alla femminilità e alla fertilità.
Dopo Hill of Tara andiamo a New Grange... probabilmente l’esperienza più bella dell’intero viaggio. Il sito archeologico di Newgrange giace sulla parte superiore di una collina fronteggiata da un’ansa del fiume Boyne. Newgrange è nota al mondo intero come uno dei migliori esempi (in Irlanda e in Europa occidentale) di un tipo di monumento neolitico conosciuto dagli archeologi come “tomba a passaggio”.
Dopo una breve presentazione, la guida ci scorta attraverso la tomba. Per arrivare alla camera funeraria dobbiamo oltrepassare l’entrata dove si ergono le due imponenti pietre decorate con spirali e proseguire lungo un corridoio strettissimo, con in braccio Samuel (la carrozzina non ci passa!)

Il piccolo si guarda attorno incuriosito, in silenzio come se avesse intuito la sacralità del luogo. Arrivati alla sala circolare che è il nucleo della tomba, la guida fa spegnere le luci e una simulazione ricrea il raggio di luce che, nel silenzio dell’alba del 21 dicembre, percorre l’intero corridoio, brillando lungo il pavimento, e va ad illuminare l’alloggiamento interno. Dopo questa esperienza mistica, ritorniamo all’aperto, tutti in silenzio.

Con questi due luoghi si conclude il nostro viaggio. Salutiamo l’Irlanda e i suoi prati, dove abbiamo lasciato un solco di carrozzina e dove abbiamo promesso di ritornare, prima o poi.


Note: l’Irlanda e la carrozzina a volte non vanno d’accordo... alcuni conventi e siti archeologici sono accessibili tramite dei cancelletti che permettono il passaggio di una sola persona alla volta e dove la carrozzina non può passare... e siccome a causa del vento non potrete portare il bimbo in braccio, dovrete visitare questi posti uno alla volta, mentre l’altro aspetta con il bambino!

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